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Storia e archeologia a Osimo
2.500 anni di storia in un unico respiro
La collina su cui sorge Osimo fu contesa nel tempo da diversi popoli: dai Piceni ai Greco-Siculi, dai Galli Senoni ai Romani. Grazie alla sua posizione strategica, divenne un’importante colonia romana, l’antica Auximum, a controllo delle vie di transito fra l’entroterra e il mare. Mantenne la sua egemonia in epoca medioevale e, soltanto quando si divise fra Guelfi e Ghibellini, passò sotto il dominio delle signorie dei Malatesta di Rimini, poi di Francesco Sforza.
Divenuta libero comune, dopo la tirannia di Boccolino da Guzzone tornò assoggettata allo Stato Pontificio. Sottomessa dai francesi di Napoleone nel Settecento, nell’Ottocento giocò un ruolo fondamentale nel preparare gli eventi che portarono alla battaglia della vicina Castelfidardo e alla conquista dell’Unità d’Italia. Dopo le due guerre mondiali, la città viene ricordata per il Trattato di Osimo, firmato in gran segreto il 1o novembre 1975 nella Sala delle Armi di Villa Leopardi Dittajuti a sancire i confini tra l’Italia e l’allora Jugoslavia.