Piazza Boccolino e Torre civicaCentro della città, era luogo di mercato già nel Medioevo. Sulla piazza, già allora, si stagliava quella stessa torre, dalla base così strana e particolare, un vero puzzle di pietre tutte diverse, dalla provenienza ignota. Recenti scavi archeologici ci aiutano a scandagliare il passato, passando dalle grandi opere romane ai resti mortali di gravi epidemie. Una scena balza agli occhi e commuove: gli scheletri di una giovane donna e del suo figlioletto. E Palazzo Baldeschi? le sue eleganti forme gotiche ricalcano quelle di un preesistente edificio, un tempo primo palazzo del governo comunale.Duomo e BattisteroLa cattedrale cittadina, monumento nazionale, è un vero e proprio libro di pietra, custode di simboli solo in parte decifrabili, tra gargoyle e sirene. Nonostante i numerosi rifacimenti, lo stile romanico ancora impera: è quello del Maestro Filippo, che operò in molte altre chiese nel secolo XII e forse anche per i cavalieri Templari. L’adiacente battistero di San Giovanni custodisce anch’esso simboli, dipinti in rosso scarlatto e dimenticati per secoli, forse tracce di passaggio dell’Ordine del Tempio.
Come se non bastasse, il Duomo offre un altro spettacolare esempio di architettura e scultura romanica nella cripta, ed ospita un misterioso crocifisso ligneo di origine medievale.Chiesa del SS. Trinità (detta Sacramento)Questa chiesa di origine medievale fu restaurata nel 1878 dell’osimano Costantino Costantini. L’architetto fu un cultore dell’arte e della simbologia medievale, tanto da saperla ricreare in maniera incredibile. La sua conoscenza delle geometrie sacre dell’epoca dei cavalieri si può riscontrare in molte zone del territorio osimano, ma la sua più grande opera in città è sicuramente il santuario della Beata Vergine Addolorata di Campocavallo.Porta MusoneL’antica porta è un meraviglioso punto di incontro tra le vecchie mura romane, fatte di enormi blocchi di pietra arenaria, ed un torrione medievale in laterizio. L’arco segna un punto di confine dell’antica città, ma anche tra due epoche storiche diverse. Notevole è la casa di guardia dietro il muro di difesa. Fu detta nel Medioevo porta Caldarara per la presenza dei calderai che lavoravano nei pressi.San BartolomeoSi ritorna nel medievale terziere del mercato tramite stretti vicoli, passando per l’arco vecchio. Qui si trova la piccola chiesa medievale di San Bartolomeo, piccolo gioiello appartato e lontano dalle vie principali. Conserva tracce di affreschi quattrocenteschi, ed i più recenti segni di quando, dopo la seconda guerra mondiale, diventò chiesa protestante. Oggi è chiusa al culto. Questa tappa permetterà anche di sfatare alcuni luoghi comuni diffusi sul medioevo.San Giuseppe da CopertinoLa chiesa francescana é oggi dedicata al famoso santo dei voli, protettore di studenti ed aviatori, che trascorse qui gli ultimi anni della sua vita. Tuttavia la chiesa fu eretta nel XIII secolo dopo il passaggio del santo di Assisi, e vanta una lunga storia. Nonostante i rifacimenti settecenteschi e novecenteschi, conserva ancora interessanti affreschi della sua epoca d’origine, situati nella sacrestia. Perché San Francesco passò di qui, e come mai aveva una pecorella con sé? Un sito che si rivelerà un’ottima occasione per approfondire la figura del santo dell’epoca delle crociate.San GregorioLa piccola chiesa che oggi si affaccia su piazza dante è un rifacimento del 1644, quando la precedente, risalente ai tempi dei cavalieri, fu abbattuta. Nonostante le dimensioni ridotte, la chiesa presenta alcuni piccoli indizi di presenza templare in questa zona. Appartennero forse a loro le grotte che si trovano sotto l’isolato?San NiccolòLa chiesa medeivale fu ricostruita nel XVI secolo, tuttavia ancora ad oggi custodisce le ultime tracce di affreschi di Pietro di Domenico da Montepulciano, e di altri più antichi e ritenuti miracolosi. “Involontari” fautori di questo miracolo potrebbero essere i fratelli Gozzolini, aggueriti ghibellini che crearono tanto scompiglio nelle Marche del ‘300 da convincere il papa a dichiarare una crociata contro di loro. Un ottimo spunto per approfondire il travagliato rapporto tra politica e religione al tempo dei Cavalieri.Sala del CantinoneL’attuale ufficio turistico si trova in una zona molto particolare, all’interno delle antiche mura romane. Qui si apre la sala del cantinone, spazio sotterraneo che appartenne sin dal medioevo ai frati francescani del soprastante convento. Entrata delle grotte medievali, laboratorio di concia della pergamena e ghiacciaia, questo grande atrio offre molti differenti indizi per ricostruire la storia della città.San Filippo de' PlanoUn’antica precettoria templare costruita nel XIII sec. sorge in località Casenuove di Osimo. E’ la Chiesetta di San Filippo de’ Plano, un luogo che appare intriso di energie molto particolari, facente parte della Route des Templiers!
Se ne ha testimonianza nei documenti storici dal 1187, quando i Templari ricevettero in enfiteusi dalla Diocesi osimana la chiesa di San Filippo Apostolo e i terreni circostanti fino al fiume Musone e l’attuale frazione di Passatempo. Una vasta area fertile e redditizia di 350-400 ettari in un punto strategico tra un fiume un tempo navigabile fino all’Adriatico e le vie commerciali della Salaria e della Flaminia. Oggi San Filippo de’ Plano è considerato il presidio templare storicamente documentato più importante delle Marche. Quando l’ordine fu soppresso nel 1312, la Chiesa passò in mano agli Ospitalieri di San Giovanni che la ribattezzarono Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo.
In posizione elevata, dove soffia sempre una piacevole brezza, la chiesetta domina la pianura circostante in un paesaggio rurale rilassante che invita alla meditazione. Varcando la sua soglia molte persone particolarmente sensibili descrivono un’immediata sensazione di benessere. In un punto speciale all’interno dell’edificio, dove sembrano concentrarsi le radiazioni naturali del terreno, molti affermano di aver trovato giovamento per dolori reumatici e mal di testa semplicemente standovi seduti per una ventina di minuti.
Realtà o affascinante suggestione, questo luogo ameno e misterioso immerso nella bella campagna marchigiana vale davvero un viaggio.